AUDIO 2

1993

Audio 2 è il primo album in studio del gruppo musicale italiano omonimo, pubblicato nel 1993 dalla PDU. L’album contiene 10 brani interamente composti dagli stessi Giovanni Donzelli e Vincenzo Leomporro, fra i quali i noti Sì che non sei tuNeve e Per una virgola.

L'album

Non arrabbiarti proprio quando sto con lui
cosa fai capire e che cosa non dovrei
il doppio gioco per fortuna l’hai avuto tu
adesso vuoi strapparmi quello che non c’è più.
I capillari sono pronti a percepire emozioni
il sangue affluisce e rimborsano canzoni
l’etere è finito e dolore sentirai
i nervi sono tesi e tra poco scoppierai.

Si che non sei tu il pensiero della sera
Si tra noi non c’era no non c’era la verità sincera
la verità fra noi.
T’ho lasciato fuori e c’è di più in quest’aria ossigeno
tu, con le tue mani no non davi che spicciole emozioni
in noi geometrici
che in troppi angoli si era divergenti e tu lo sai.

Le decisioni migliori sono quelle pensate
se le pareti dell’anima erano imbrattate
è perchè nella vernice c’era poco smalto
o perchè lo tradivo e diventavo matta.

Si che non sei tu il pensiero della sera
Si tra noi non c’era no non c’era la verità sincera
la verità fra noi.
T’ho lasciato fuori e c’è di più in quest’aria ossigeno
tu, con le tue mani no non davi che spicciole emozioni
in noi geometrici
che in troppi angoli si era divergenti e tu lo sai.

Si che non sei tu …

E pensarci vorrei ancora un pò
noi siamo impauriti da quest’angelo
a pensarci è così, chissà dov’è
l’utima parola che riguardava te.
Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più com’è
solo un’immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.
Chi di noi ne ha già un’idea?
Il vederti e non parlarti mi dà un brivido
folle mania di chi non sa chi sia
un amore nuovo che sta nascendo qui
Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più com’è
solo un’immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente così, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.
Ma sei, sei, come la neve sei
che tocchi e sciolta già non sai più com’è
solo un’immagine che va e sei nella mia mente
sì, solo nella mia mente, solo nella mia mente
son vago nella mia mente.

Voglia di ridere voglia di ridere
sulla banchina c’è più odore d’acqua marina.
Aspetta un attimo che corro a prendere
un pò la radio così entreremo in zona di
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
cos“ entreremo in zona di
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
Il sole ormai il sole è alto ormai
e sulla pelle c’è molta più energia lo sai
sulle tue spalle che dolce segno hai
un bacio forte mentre suona piano la
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
mentre suona piano la
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
mentre suona piano
E tu che sensazione sei tu quanti colori hai
dolce sapore che nascondi li dentro te
Audio Hall and Audio Hertz Audio Hall and Audio Love
Audio Hall and Audio Hertz Audio Hall and Audio Love
E tu che alta moda c’è nel cielo di notte se
se in bianco e nero va il film che piace a te.
Audio Hall and Audio Hertz Audio Hall and Audio Love
Audio Hall and Audio Hertz Audio Hall and Audio Love
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
così entreremo in zona di
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
mentre suona piano la
Audio Hall and Audio Hertz and Audio Love
Audio Hall…

Non puoi ferirmi più
adesso che non sei
più dentro ai sogni miei, non puoi.
Amica mi ritorni
se vuoi, sbarrando i limiti
non senza inibizioni che sciolgo ormai.

Ah, io e te, come siamo andati d’accordo non so più
noi due specchi in contro riflessi, ma lontani
in un gioco di intermittenze e di vuoti strani.
Sospesi in aria allo stesso piano
come due palloni di gas con uno spillo in mezzo
e tenuti in volo da un vento costante e lento
che ad un primo cambio di verso li scappi, così,
da un lato e dall’altro.

Io non vorrei che tu
gettassi ancora idee
con fiumi di parole, per noi.
Io non direi che sia
difficile così, com’è
ma lo sarebbe certo, se fosse qui.

Ah, io e te, ma che tempo abbiamo lasciato non sono più
noi, due oasi in un deserto di allergie
con di tanto in tanto miraggi di poesie.
Presi dal vento allo stesso modo
con la sabbia che dalle dune ci viene incontro
ed all’acqua limpida e chiara rapisce il posto;
noi, un gusto perso nel tempo, un odore che poi
con l’aria se ne va.

Per una virgola la frase non si regola
è troppo ironica per te è alquanto cronica
la strada passa tra fili telegrafici
e le formiche già che corrono senza gurdarsi mai.
Il tempo ormai è senza limiti
l’aereo che spacca i cieli che tu non vedi
e tu che continui a parlare di frasi fatte solo da buttare
e poi la tua fedeltà già non mi va.
Per una virgola vuoi rimanere sola
sei troppo anemica per rianimarti ancora
purtrappo i nostri fili sono bagnati dai nostri tempi
e sono diventati plastici e poco elettrici.
E’ notte ormai nei miei e tuoi pensieri
la voce è padrona e parla senza paura
so già che non sarà dura se ti comporti con disinvoltura
del resto t’avevo già perso nella calura.

Tu sull’altopiano lassù c’era un’idea
compresa in due metri di terra
mischiarci nell’erba senza farsi guerra se vuoi
domani poi saremo più carichi noi
non c’è più potenziale entra in auricolare.
Hey tu che ascolti le onde sonore faresti meglio
a non lanciarmi rumore
si adesso la musica entra e prende a calci il cervello
non è più bello unirsi come la giacca all’occhiello?
non c’è più potenziale entro in auricolare
Il treno passa il vento passa ma noi siamo qui
il grano cresce e si capisce se foglia sarà
le voci corrono e diventano sempre di più
sottili e semplici e tra poco andranno all’ins
non cambiare mai non cambiare mai…
Ma adesso c’è un vento sottile e leggero
non mi par vero non sto più nella gabbia di ferro
c’era a un metro la strada che ci porterà via a casa
ma è troppo lontana ed è tornata la voglia
non c’è più potenziale entro in auricolare
Il treno passa il vento passa ma noi siamo qui
il grano cresce e si capisce se foglia sarà
le voci corrono e diventano sempre di più sottili e semplici e tra poco andranno all’ins
non cambuare mai non cambiare mai…
Non vedi che rimane solo il tempo per ricordare di noi
così domani sarà solo una foto di noi
o una storia seria come la più bella che puoi
che abbaglia gli occhi e i vetri come un flash che tu non vuoi
non cambiare mai non cambiare mai…

Io cammino di notte inseguendo la striscia
intermittente, scontinua e bianca mezzeria.
Altrimenti mi perdo lungo il viale alberato
dell’attigua casetta della sua pizzeria.
Io mi sento normale se mi bevo un canale
con un quiz speciale ad alta pubblicità.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con< te.
A me piace osservare che succede la notte
non è più tanto diversa dalle storie di giorno.
Vedi il tipo che sbava per le storie piccanti
e con gli occhi sgranati non si può andare avanti.
Una checca che strilla sembra più una gallina
che non riesce a contare neanche i soldi davanti.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di cittàvedo solo a metà.
Te l’ho detto con calma devi starmi alla larga
quando vedo il programma non toccarmi la gamba
ho contato tre volte prima di andare a letto
arrivo a cento mi fermo e ricomincio d’accapo
mi ripeto a memoria tutti i versi di prosa
dimmi tu c’è qualcosa per curare l’insonnia.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di città vedo solo a metà.
E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di città vedo solo a metà

Le musicalità le nostre libertà
che escono soltanto quando usciamo di città
In una tenda in una macchina o per la via
noi ascoltiamo tante idee cercando di distinguere le vere.
E colleghiamoci vorrei distinguerti
tra fili jack e batterie e allacciamenti vari
che confusione quando c’è di mezzo lei
vorrei estrarla quando scarica
ma poi riprende ad essere il mio
Stereo entriamo in cuffia in un mondo tutto cielo
che a volte riesci a prenderlo in una mano
entriamo in risonanza magnetizziamoci
e diventiamo dello stesso polo.
E riascoltiamoci per risentire noi
quello che abbiamo inciso sui nostri vecchi ricordi
ma per fortuna il passato è cancellato
e noi siam qui a riavvolgerlo
tutto daccapo per il nostro
Stereo entriamo in cuffia in un mondo tutto cielo
che a volte riesci a prenderlo in una mano
entriamo in risonanza magnetizziamoci
e diventiamo dello stesso polo.
Stereo rimetti il filo legati all’antenna
con una frequenza che non sia stereo
ma con lunghezza d’onda un più ampia
duemila hertz credo che mi basti.
Stereo il soul elettrico dei musicisti neri
e l’espressione feeling che hanno dentro
quello che poi non c’è nei miei e tuoi pensieri
di oggi di domani e quelli di ieri.

Un anno è passato più luce negli occhi io avrà
tu che corri troppo in fretta.
Sorpreso cambiato non mi riconosco così
io con pochi sogni ancora.
La verità
chissà dove sarà chissà se cambieremo
chissà se ancora.
Noi, foglie nel vento noi
sospesi al centro di un quadro già dipinto
con un tocco di mano e
poi sicuro ci sarà chi ci assomiglierà
e più colore avremo
e questa è la vita, questa si.
Girando di sera t’accorgi del tempo che va
eh si, la gente non si parla.
Eh già è così io non ci penso più
ormai non credo più che pensiero c’ aiuti. Noi, foglie nel vento noi
sospesi al centro di un quadro già dipinto
con un tocco di mano e
poi sicuro ci sara chi ci assomiglierà e più colore avremo
e questa è la vita,
Noi foglie nel vento noi.

Sto sempre con il fiato grosso
non vedi non respiro più
rubano l’aria a più non posso
anoressia diventerà.
Dimmi che non è niente
tu dimmi che non è niente
dimmi che non è vero
tu dimmi che non è vero.
Passare sotto ai muri si fa paura
avere sempre gli occhi addosso è un fastidio
adesso che io ho già capito
che non basta più subire no meglio gridare in faccia
Amici della terra noi distanti quanto vuoi
l’amore sa chi abbraccerà
perchè nel sole c’è il calore che ci riscalderà
colpisce me colpisce la sua testa che svuotata
senza un limite l’uomo del potere non sa sorridere mai.
La dimensione già tracciata
il Mato Grosso non c’è più
e l’Amazzonia si è bruciata
come il respiro che non ho.
Dimmi che non è niente
tu dimmi che non è niente
dimmi che non è vero
tu dimmi che non è vero.
Non siamo certo i pazzi noi non sia mai
è solo un film pubblicitario se ne va
se premi un tasto oppure un altro
ti rimane si qualcosa si nella tua mente
Amici della terra noi distanti quanto vuoi
l’amore sa chi abbraccerà
perchè nel sole c’è il calore che ci riscalderà
colpisce me colpisce la sua testa che svuotata è
senza un limite l’uomo del potere non sa sorridere mai.

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  • 20 Novembre 1993